MARE AVVELENATO

Romanzo di Elena Magnani, edito da Giunti , Firenze, 2024

LA STORIA
La vicenda si svolge agli albori del ‘900, in una Messina prima città fiorente e bellissima, poi devastata dal terribile terremoto del 1908 che la rade praticamente al suolo. Tomaso, il protagonista, è uno “spiritu tintu”, un “fascinatore”: così l’ha stigmatizzato la levatrice quando è venuto al mondo, poiché all’atto della nascita il suo cordone ombelicale ha strangolato il fratello gemello uccidendolo. Tomaso sente su di sé il peso di questa maledizione, ed è convinto che ogni cosa da lui toccata prima o poi “marcisce e muore”. Proveniente da una famiglia un tempo benestante e rispettata poi caduta in povertà Tomaso anela a ripristinare l’antico prestigio e, seguendo un codice morale tutto suo, non ha scrupoli ad agire anche illecitamente pur di guadagnare potere , mettendosi in rivalità con i membri pericolosi e violenti di due famiglie messinesi.

L’incontro con una donna, Petra, e il terremoto che colpisce al cuore la città devastandola saranno

i due eventi fondamentali che renderanno Tomaso consapevole della parte miglore di sé e lo spingeranno verso nuovi orizzonti.


DAL TESTO
Tomaso prendeva di mira solo chi non avrebbe sofferto per la perdita, non rubava a chi lavorava per sfamare la famiglia. Aveva un suo codice d’onore. E si era ripromesso che non avrebbe mai avuto a che fare con le droghe, seppur ricercate dai gentiluomini, con il giro delle prostitute e con i combattimenti dei cani e dei galli. Per il resto, era aperto a ogni possibilità.
Andava fiero dei limiti che si era imposto. In fondo lui non era come gli altri: era un Mazzeo.

[….]

Petra continuò a fissarlo senza muoversi. In quel ragazzo c’era un’angoscia che andava oltre la capra morta, qualcosa di più profondo, più oscuro. Eppure, c’era anche una sorta di premura, una delicatezza che riconosceva come sua. Lo intuiva dagli occhi, dalle movenze del suo corpo e da quelle parole che sostavano sulle labbra, ma che lui non permetteva che si trasformassero in suono.

[…]

Tomaso si puntellò sugli avambracci, confuso e stordito per aver dormito tutta la notte. Si rese conto che la levatrice non era andata a tormentarlo, cercò di riacciuffare nella memoria le parole di lei, di ricordarle per intero. Con una strana agitazione la sua mente tentò di ricostruire la frase, tuttavia non ci riuscì. Qualcosa glielo impediva, qualcosa che gli pulsava dentro. Che cresceva.
Era una sensazione piacevole. Nuova.


ALCUNE RIFLESSIONI
Affidandosi a una narrazione fluida e lineare priva di tecnicismi stilistici l’autrice ci fa assistere al dipanarsi della vicenda senza che noi perdiamo mai di vista l’insieme mantenendo così inalterato il livello di attenzione e di interesse fino alla conclusione. La prosa, venata da espressioni dialettali siciliane che conferiscono autenticità al racconto, è incisiva, tesa, e allo stesso tempo capace di trasmettere emozioni profonde. L’autrice rivela una grande capacità nel coniugare gli opposti: a scene di violenza e di crudeltà spietata, come il pestaggio di Tomaso e di suo fratello Biagio ad opera dei membri di una famiglia rivale, si contrappongono momenti di delicata tenerezza, che vedono protagonisti Tomaso e la piccola Mimma.

Allo stesso tempo l’elemento realistico, che caratterizza la narrazione diventando a tratti impietoso come nelle pagine dedicate al terremoto, è accostato spesso all’elemento del soprannaturale veicolato attraverso la figura di Rosetta, la sorellina morta di Tomaso, che, sfiorandolo con il gelido tocco delle dita, lo illude costantemente sulla sua presenza.
Un romanzo che si legge tutto di un fiato, e che contiene al suo interno momenti di delicata poesia.


L’AUTRICE
Elena Magnani è nata a Genova ma vive in Garfagnana dove, oltre a scrivere, ama dipingere e disegnare.

Nel 2022 sono uciti i suoi romanzi Come il cielo di Belfast (Youcanprint edizioni) e La Segnatrice (Giunti editore) . Scorza, Sibilla e i guardiani della Terra , romanzo per bambini, esce nel 2024 (Il Battello e Vapore).

A sx l’autrice. A dx Barga: l’antico acquedotto.