PICCOLE COSE DA NULLA

Racconto breve di Claire Keegan, Einaudi Stile Libero, Torino, 2022

DAL TESTO
Sempre uguale, pensò Furlong, non facevano che andare avanti meccanicamente, senza sosta, quello che bisognava fare dopo sempre a portata di mano. Come sarebbe stata la vita, si chiese, se avessero avuto il tempo per pensare e per riflettere sulle cose? Chissà se sarebbe stata diversa o più o meno la stessa…o se avrebbero soltanto perso il controllo di sé? Persino mentre stava montando il burro con lo zucchero la sua mente non era sul qui e ora, su quella domenica già vicina a Natale con la moglie e le figlie, ma piuttosto sul giorno dopo e su chi gli doveva quanto, e come e quando avrebbe consegnato gli ordini e a quale dei suoi uomini avrebbe lasciato questo o quell’incarico, e come e dove avrebbe ritirato il dovuto… e prima che l’indomani finisse sapeva che la sua mente sarebbe già stata al lavoro più o meno nello stesso modo, ancora una volta, sulla giornata successiva.


SUL TESTO
La vicenda, che prende spunto da fatti realmente accaduti, è ambientata nella seconda metà del secolo scorso in una cittadina dello Stato d’Irlanda attanagliata dalla crisi economica. Bill Furlong, il protagonista, ha una piccola attività con alcuni uomini alle sue dipendenze e, a differenza di molti suoi concittadini licenziati da ditte che hanno chiuso i battenti, il lavoro non gli manca. Vende legna, carbone e torba, le richieste sono pressanti e nella gelida settimana che precede il Natale è sempre in giro con il suo camioncino per fare le consegne. La vita di Furlong, sposato con cinque figlie, scorre in una routine fatta di piccole cose e di azioni sempre uguali. Il lavoro è duro, l’uomo esce di casa la mattina presto e vi fa ritorno la sera tardi ma è grato per ciò che ha, per la sicurezza economica che può offrire alla sua famiglia. Eppure sente a volte dentro di sé un’inquietudine, un’ansia che lo spinge alla ricerca di un significato che trascenda il ripetitivo succedersi delle cose.
Quando, alla vigilia di Natale, capita al convento di suore per fare una consegna di carbone si trova di fronte ad una sconvolgente scoperta. Capisce di essere arrivato a un bivio: tacere e restare ancorato alla sua vita sicura e sempre uguale o compiere un atto di coraggio e di amore che sani l’ingiustizia, anche a rischio di subirne le conseguenze?
Il personaggio di Furlong viene costruito, come del resto tutta la vicenda, attraverso l’accumulo di piccoli particolari apparentemente banali ma che si rivelano essenziali nel definire un carattere o un’atmosfera, secondo lo stile peculiare dell’autrice. Ne viene fuori il ritratto di un uomo semplice, concreto ma allo stesso tempo desideroso di riflettere, di interrogarsi, di sfuggire all’arido meccanismo delle piccole cose della sua quotidianità per cercare un significato più profondo. Significato che troverà proprio alla vigilia di Natale, come pure scoprirà una verità a lungo cercata.

 


L’AUTRICE
Claire Keagan (1968) è una scrittrice irlandese reputata tra le voci più promettenti del racconto breve. La sua raccolta di racconti Dove l’acqua è più profonda, del 1999, le è valso il Premio Rooney per la letteratura irlandese.