IO NON L’HO DETTO ANCORA AL MIO GIARDINO
di Emily Dickinson, in Poesie, RCS libri, Milano, 2004
Traduzione di Margherita Guidacci
Io non l’ho detto ancora al mio giardino
per non perdermi d’animo.
E non mi sento ancora tanto forte
da rivelarlo all’ape.
Non ne farò parola nella strada,
perfino le botteghe stupirebbero ch’io
timida ed ignorante come sono,
abbia l’audacia di morire.
Non devono saperlo le colline
dove tanto ho vagato,
né posso dire ai miei boschi diletti
il giorno dell’addio.
Né mormorarlo a tavola,
né sventata accennare per la via
che oggi stesso entrerò
nel cuore dell’enigma!
Le due tematiche ricorrenti nella poesia di Emily Dickinson, la comunione con la natura e la percezione della morte, si intrecciano in questa lirica delicata.
La poetessa non ha il coraggio di confidare alla sua interlocutrice di sempre, la natura, il presentimento della fine imminente che l’opprime. Forse perché non la vuole addolorare, forse perché non si sente ancora pronta all’idea di entrare “nel cuore dell’enigma” e le parole, se pronunciate, sancirebbero come certo il suo destino. Nessuno quindi deve venirlo a sapere, non il giardino, non l’ape, non i boschi o le colline, perché ne soffrirebbero. E neppure gli abitanti del paese, o i suoi stessi familiari, per timore di essere considerata un’arrogante, lei così umile e semplice, per il fatto di avere “l’audacia di morire”, di essere cioè toccata e come consacrata dalla solennità della morte.
La traduzione italiana conserva intatta la musicalità della lirica originale e trasmette nel quieto fluire dei versi una dolce rassegnazione.
L’AUTRICE
Emily Dickinson (1830-1886), poetessa statunitense, viene considerata tra le voci più sensibili e rappresentative della poesia moderna. Ha scritto più di 1700 poesie, la maggior parte pubblicate dopo la sua scomparsa. I temi principali che ricorrono nella sua opera sono la natura, l’amore, la morte, espressi con un linguaggio semplice, limpido e melodioso.
Emily Dickinson era una creautura schiva e riservata, non amava la vita in società e trascorse quasi tutta la sua esistenza nella casa di Amherst dove era nata e dove si dedicò alla sua produzione letteraria.