IL DESIDERIO DI BRAN

IL DESIDERIO DI BRAN

di Andrea Visibelli, illustrato da Paolo Voto, Il Castoro, Milano 2025


DAL TESTO

Sul lato destro della piccola imbarcazione la superficie dell’acqua si increspò dapprima debolmente, poi con schizzi e sbuffi di vapore. Daireen cacciò un urlo e saltò letteralmente in braccio a Bran, dimenticandosi di essere una coraggiosa apprendista alchimista. Il giovane riuscì soltanto a manovrare il timone in modo da mettere la barca su una rotta di allontanamento da qualuncue cosa stesse facendo tutta quella confusione, prima di ricadere seduto con Daireen in braccio e la bocca aperta.
Ed eccolo: il drago emerse in tutta la sua magnificenza, enormi scaglie viola che brillavano alla luce del sole. La testa, simile a quella di un serpente troppo cresciuto, si aprì un poco, mostrando una fila di denti più grandi di un uomo.


SUL TESTO

Il piccolo Bran abita nell’isola di Steren, una terra emersa caratterizzata da alte scogliere che fa parte dell’arcipelago delle Muireann. Sta per compiere 10 anni ma, anziché essere felice al pensiero della festa, è molto preoccupato. Infatti nella sua isola c’è la tradizione che i bambini che festeggiano il decimo compleanno ricevano in regalo un oggetto simbolico del lavoro che faranno poi nella vita. Per esempio l’amico di Bran, Declan, ha ricevuto in dono un grembiule di cuoio. Suo padre infatti è falegname e anche lui farà lo stesso mestiere.
Bran però non vuole seguire le orme di suo padre Otthar, che pure svolge un lavoro considerato nobile e prestigioso: il pescagliatore.
Cosa fa un pescagliatore?
Otthar, come hanno fatto prima di lui tutti gli uomini della sua famiglia, si tuffa in mare dalle alte scogliere e, munito di uno scalpello affilato, pulisce le rocce dalle scaglie di drago che vi sono rimaste incastrate. Sì, perché il mare che circonda l’arcipelago delle Muireann è abitato dai draghi.
Bran però ha altri progetti. Il ragazzino infatti ama moltissimo la magia e desidererebbe tanto diventare un mago. A differenza degli abitanti della sua isola ama anche i draghi, che per lui sono delle vere meraviglie della natura. Per realizzare il suo desiderio dovrebbe andare nell’isola di Toolock, l’isola dei maghi dove c’è l’accademia della magia che è separata da un braccio di mare dall’isola di Steren.
Bran è consapevole che sarà assai difficile realizzare il suo desiderio perché tutti a Steren, a cominciare proprio dalla sua famiglia, detestano la magia e odiano i draghi!
E inoltre il suo destino, secondo la tradizione familiare, è essere un pescagliatore!
Sembrerebbe che Bran debba proprio rinunciare al suo sogno, ma poi una soluzione letteralmente caduta dal cielo verrà in suo soccorso.

Il racconto, il cui testo è a caratteri ad alta leggibilità, ha tutti gli ingredienti per interessare e divertire il piccolo lettore. Ci sono terre insolite e fantastiche, draghi e maghi, troviamo lo spirito di avventura e valori universali come la solidarietà e l’amicizia. Soprattutto nella vicenda risalta la determinazione di Bran, che per realizzare il suo grande desiderio non esita ad affrontare le difficoltà.Disegni di mappe, draghi marini ed altre accattivanti illustrazioni si integrano perfettamente con il testo accompagnando il piccolo lettore nella bella avventura.


GLI AUTORI

Andrea Visibelli è autore della storia. Il suo primo libro è Capitan Bitorzolo e la Mela dei Mari, a cui fa seguito Capitan Bitorzolo e il Pesce Lesso, entrambi editi da Il Castoro editore. È appassionato di teatro, è stato direttore artistico e regista della Compagnia dei Pezzenti di Lucca e, oltre ad essere egli stesso un attore, ha scritto molti copioni teatrali sia per adulti che per ragazzi. E’ direttore

dell’agenzia di formazione teatrale Estro Toscana.

Paolo Voto ha illustrato il testo. Da sempre appassionato al disegno, anche se principalmente èillustratore di giochi da tavolo, ama rendere colorate le pagine dei testi per bambini con le sue creazioni grafiche. La sua passione sono le creature fantastiche e tutto quanto (ancora) non esiste.