QUANDO ORMAI ERA TARDI
Racconto breve di Claire Keegan, Einaudi Stile Libero, Torino, 2024
DAL TESTO
Si erano conosciuti più di due anni prima, a una conferenza a Tolosa. Lei era bruna e minuta, ben fatta, con due occhi scuri non del tutto allineati, un po’ strabici. Lo aveva attirato per come era vestita, con una gonna e una camicetta blu ardesia, e perché sembrava a proprio agio con se stessa ma attenta a quello che le succedeva intorno. La mattina del primo giorno si era seduto alle sue spalle, e mentre il tizio che introduceva i lavori non la finiva più di blaterare cose incomprensibili, aveva osservato i bottoncini sul dietro della sua camicetta, chiedendosi se li avesse infilati da sola nelle asole. Non portava la fede. L’aveva avvicinata durante la pausa caffè ed era saltato fuori che anche lei lavorava in centro a Dublino, alla Hugh Lane Gallery, e aveva un appartamento in affitto a Rathgar che divideva con tre dottorande, tutte più giovani.
SUL TESTO
Siamo a Dublino, in una mattina soleggiata che sembra piena di promesse. Cathal è in ufficio, lavora come sempre al computer. Già nelle prime pagine ci accorgiamo però che c’è qualcosa che lo turba e che l’uomo non è in sintonia con la splendida giornata che illumina il mondo fuori della sua stanza. Infatti lavora sbadatamente, non è concentrato e risponde alle domande dei colleghi che lo avvicinano in maniera troppo concisa che non ammette dialogo. Al termine dell’orario di ufficio sale su un autobus che lo porta fuori città, alla sua casa che trova silenziosa e vuota. Le cose sarebbero dovuto andare diversamente, perché Cathal, quel giorno, si sarebbe dovuto sposare.
Cosa è successo?
L’uomo, mentre compie una serie di azioni abitudinarie (estrae dal frigorifero del cibo da riscaldare al microonde, si occupa della gatta, accende il televisore), ricostruisce mentalmente le varie fasi della sua relazione con Sabine, la ragazza che lo ha lasciato alla vigilia del matrimonio. Man mano che ci pensa Cathal sente montare dentro di sé un’onda di disprezzo che sconfina con l’odio. Eppure aveva cercato di esaudire tutti i suoi desideri, come quando le aveva comprato delle ciliege fresche che lei aveva chiesto per fare una crostata. Il prezzo era stato piuttosto alto, così lui aveva ritenuto giusto farglielo rilevare. E quanto all’anello di fidanzamento, non era stata proprio Sabine a sceglierlo, dopo aver girato per diverse gioiellerie? Purtroppo si era reso necessario un costo aggiuntivo per farlo allargare e la cosa a lui non era andata proprio giù; al momento del ritiro aveva discusso con lei sull’opportunità di prenderlo o meno, ma poi alla fine non l’aveva forse accontentata? Poi, quando Sabine in previsione del matrimonio aveva cominciato a traslocare in casa sua portando scatoloni con tutte le sue cose, lui aveva anche dovuto spostare i suoi oggetti per far posto a quelli di lei.
Attraverso il flusso di pensieri nella mente di Cathal scopriamo la sua grettezza anche spirituale, la sua incapacità di darsi agli altri e quindi di amare. Un bagliore, a tratti, riesce a squarciare il velo del suo egoismo instillandogli un dubbio, dandogli una momentanea percezione della sua meschinità, e questo accade al ricordo di un’ombra passata negli occhi di Sabine, di un suo gesto stupefatto, di una reazione in risposta a certi suoi commenti.
La notte trova Cathal sveglio nel letto a pensare al matrimonio mancato, incapace di capirne la ragione.
Nello stile dell’autrice sia la trama che i personaggi del racconto sono costruiti mettendo abilmente in fila uno dopo l’altro una serie di particolari solo in apparenza banali, che sono però estremamente funzionali a ciò che si vuole rappresentare. L’arte della Keegan riesce a valorizzare i semplici gesti del vivere quotidiano conferendo loro nobiltà letteraria.
L’AUTRICE
Claire Keagan (1968) è una scrittrice irlandese reputata tra le voci più promettenti del racconto breve. La sua raccolta di racconti Dove l’acqua è più profonda, del 1999, le è valso il Premio Rooney per la letteratura irlandese.

