UN’ESTATE
UN’ESTATE
di Claire Keegan, Einaudi Stile Libero, 2024, Torino.
DAL TESTO
[….] Mi porta in casa. Un istante di buio nell’ingresso: quando esito, esita anche lei con me. Poi attraversiamo il tepore della cucina e lei mi dice di sedermi, di fare come se fossi a casa mia. Sotto il profumo di qualcosa che cuoce nel forno c’è una punta di disinfettante, candeggina forse. Toglie dal forno una crostata di rabarbaro e la mette a raffreddare sul piano della cucina: sciroppo bollente sul punto di traboccare, foglie sottili di pastafrolla saldate alla crosta. Dalla porta entra una corrente fresca ma qui è caldo, immobile, pulito. Anche le alte margherite sono immobili come il vaso che le contiene. Non c’è traccia di bambini, da nessuna parte. [….]
SUL TESTO
La protagonista del racconto, ambientato nella seconda metà del secolo scorso, è una bambina di nove anni, dal carattere mite e silenzioso, che vive con la famiglia troppo affollata in un povero casolare nella campagna irlandese. Il padre è una persona superficiale ed egocentrica, la madre, già sovraccarica di lavoro per la numerosa famiglia, darà presto alla luce un altro bambino. In questa nuova emergenza la bambina (che racconta in prima persona e il cui nome non è mai menzionato) viene mandata a trascorrere l’estate in una fattoria presso una coppia di coniugi, lontani parenti della madre. Qui troverà non solo accoglienza, ma soprattutto ciò che non può ricevere nella sua vera casa: cura, attenzione, premurosa sollecitudine. Nella nuova casa dove “ci sono lo spazio e il tempo per pensare” la bambina nell’arco dell’estate cresce e si fortifica, tenendosi occupata con qualche facile lavoro nella fattoria e imparando tante nuove cose dai suoi genitori adottivi, che le donano un affetto incondizionato nonostante la loro vita sia offuscata da un grande dolore.
Alla fine dell’estate la bambina deve riprendere la scuola e ritorna quindi in seno alla sua famiglia dove, nel frattempo, è nato un altro fratellino. Ora che ha sperimentato la preziosa esperienza dell’essere amati sarà più facile per lei ricominciare a vivere nella sua realtà quotidiana.
Oltre alla scelta del tema, ossia l’importanza che ha nella vita di un individuo l’essere amati, la bellezza del racconto risiede nel linguaggio, caratteristico di Claire Keegan, fatto di piccole cose reali, all’apparenza anche insignificanti, ma che donano alla storia un’inconfondibile grazia.
L’AUTRICE
Claire Keagan (1968) è una scrittrice irlandese reputata tra le voci più promettenti del racconto breve. La sua raccolta di racconti Dove l’acqua è più profonda, del 1999, le è valso il Premio Rooney per la letteratura irlandese.
interessante